“Una bella storia”

“Una bella storia”

Oggi abbiamo consegnato gli attestati di partecipazione al corso di italiano alle donne pakistane del progetto Includo; oggi venerdì 14 dicembre 2018 per la Camera del Lavoro di Prato è un giorno speciale.

Sono tante le difficoltà e troppe le tragedie che spesso ci troviamo ad affrontare e rappresentare, questa volta vogliamo raccontarvi una bella storia.

Una storia di conoscenza, amicizia e integrazione.

A settembre, grazie anche alla Cgil Regionale e Nazionale, abbiamo cominciato un cammino insieme a Iacopo e Ilaria del Centro Interazioni presso il Pin, a Mofeed l’Imam, ad Alì dell’Associazione Pakistana di Prato, alle insegnati Cristina ed Adonella del CPIA, ai nostri pensionati di via Dora Baltea; un percorso che ci sta facendo conoscere e imparare molto sulle nostre reciproche culture e su come sia bello e semplice, se lo si vuole davvero, abbattere i pregiudizi.

Fare questo tratto di strada insieme, direi che ci sta rendendo migliori.

Stamani alla consegna dei “diplomi” Nayab, Shahnaz, Mubeen, Nusrat, Naveela, Ansar, Masqsoon, Khan, Afrosia, Manzoor, Asifa, Sadia, Musarrat, Faiza, Yasmeen, Saima, Zahida, Zahira, Memona, Parween, Uzma, Aliya, Ruksania, Aisha, Faiza, Abida, Quaisa, Hayat, Nazia, Qamar, Nihghat, Maqsod Iram, Hayat, Bushara, spero davvero di non essermi dimenticata nessuna, erano belle, eleganti, con i loro bambini vestiti a festa, erano felici e tanto, tanto emozionate e noi con loro.

Marcella, una compagna dello Spi, mi ha detto: “  è meraviglioso. Vedi, per loro è come per mia figlia il giorno della sua laurea”. Avevamo entrambe la pelle d’oca per l’emozione.

Gli abbracci, i sorrisi, i doni per le maestre, la tavola piena di cose buone della loro e della nostra tradizione culinaria sono stati momenti davvero speciali.

Una di loro si è collegata via skipe con la sorella in Pakistan, tanto era il desiderio di farla partecipare a questo “incredibile” evento. Lorenzo ancora si meraviglia: “chi l’avrebbe mai pensato che un giorno avrei avuto nel mio cellulare il numero dell’Imam?”.

Se ti trovi in un paese straniero imparare i rudimenti della lingua è fondamentale, è determinante. Comprendere e farsi comprendere è il primo grande passo verso l’inclusione, e l’inclusione è il primo passo per vivere insieme nel rispetto.

Aver pensato e realizzato questo progetto e questo corso ci riempie di orgoglio; stiamo facendo qualcosa di veramente utile, di concreto per un percorso di inclusione, a partire da uno dei fondamentali: comunicare.  Noi stamani l’abbiamo fatto e non solo con le parole!

Manuela Marigolli